martedì 5 giugno 2007

La sconfitta elettorale: il processo di riaggregazione a sinistra non basta. Rilanciare la rifondazione comunista


COMUNICATO STAMPA

“Il risultato elettorale dell’Unione alle elezioni amministrative è la dimostrazione dell’inadeguatezza della politica del governo per quanto riguarda l’intervento sociale. Le grandi attese riposte dall’elettorato popolare dell’Unione fino ad ora non hanno trovato risposte soddisfacenti ed, anzi, minacce gravano sul futuro della previdenza pubblica, mentre non è stata ancora trovata una utilizzazione adeguata delle risorse extra gettito fiscale. Il risarcimento sociale non è stato ancora ottenuto e questo non può che favorire una perdita di consensi a sinistra. In questa situazione urge una modifica sostanziale di linea del governo, pena la sua definitiva perdita di credibilità. Rifondazione comunista in questo scenario ha il compito , insieme con le altre forze della sinistra di alternativa, di sostenere una battaglia nel governo per respingere le sempre più accentuate propensioni moderate e di far crescere un movimento di lotta nel paese. Non è invece in alcun modo produttivo ricorrere a scorciatoie organizzativistiche, come quella proposta nel corso della riunione dei segretari dei partiti a sinistra del PD.
Mi riferisco all’idea di presentare alle prossime amministrative liste unitarie che comprendano PRC, PDCI, Verdi e sinistra DS. Come ha dimostrato il disastroso risultato elettorale ottenuto dalle liste unitarie di sinistra alle recenti elezioni, le semplificazioni dettate da calcoli politicisti sono sempre poco credibili. L’unità va praticata sul piano delle proposte e dell’iniziativa politica e sociale, non attraverso improvvisazioni elettoralistiche che restano fughe in avanti.”
On. Gianluigi Pegolo
Gruppo Rifondazione Comunista – Sinistra europea
Roma, 5 giugno 2007


Le analisi sbagliate su voto e governo non aiutano
Un nuovo soggetto politico? Così è solamente una propostadi alchimia organizzativa
di Gianluigi Pegolo, da "Liberazione" di domenica 3 giugno 2007
Il risultato elettorale di Rifondazione comunista è negativo, specialmente al nord. Se confrontiamo il dato aggregato delle provinciali con la precedente tornata, perdiamo circa l'1,8%. Per le comunali il saldo con la ...

1 commento:

rugiada ha detto...

Come non concordare con la preoccupazione di una Rifondazione ormai spenta... Da sempre sono una "rifondarola" anche se in questo ultimo anno non mi sento più rappresentata da Rifondazione sia a livello locale che nazionale. A stento riconosco il mio tanto amato leader Bertinotti, ora anche lui si confonde tra la folla. Tutto ciò che di sinistra veniva professato sembra essersi annacquato e lo stesso concetto di sinistra sembra aver perso significato. La crisi della politica sembra essersi imporsonificata nella crisi della sinistra, i risultati elettorali e le dure sconfitte del Partito sono un forte campanello d'allarme che devono far riflettere i nostri rappresentanti prima che l'elettorato volga lo squardo altrove. Non è così che doveva andare, e certamente preferirei un'opposizione costruttiva e non una maggioranza distruttiva che allontana il nostro partito da tutti quegli ideali e principi basilari di Rifondazione. Il partito dell'astensionismo cresce vertiginosamente perchè siamo stanchi di vederci sballottare da una politica talmente squilibrata da lasciare solo il vuoto in noi. E ora di riprendere le redini in mano e ora di ricominciare a credere nel popolo e nelle sue aspettative.
saluti Monica